Un’Italia più inclusiva è possibile, ma “Fatti Sentire”

La nostra serie di workshop in collaborazione con Google.org dedicata all’empowerment delle GEN 2 ha inizio

La parola, o meglio, l’argomento inclusione è forse uno dei temi più caldi degli ultimi tempi nel nostro paese. Ciò nonostante il più delle volte i media tradizionali trattano la questione con toni sprezzanti e tanta paura di cambiare e perdere qualche privilegio. Lo stesso vale per come rappresentano le minoranze, nella stragrande maggioranza dei casi i personaggi GEN 2, sono scritti da autori o autrici bianche, che non fanno altro che raccontare come loro vedono le nostre vite e non come sono realmente, creando scenari in cui non ci si rivede affatto.


Per quanto il panorama dell’industria audiovisiva italiana può sembrare restio a voler raccontare e includere storie diverse, in realtà una via esiste, è solo difficile da vedere. Attori, Attrici, registi, registe, produttrici e in generale professionisti di questo settore GEN 2 esistono e lavorano a tempo pieno a cambiare le cose, è solo che non li vediamo quasi mai e di quello che rilasciano -- fatte rare eccezioni -- ancora di meno. Eppure se si pensa al numero di spettatori che film e serie tv raggiungono, servirebbe vederli di più, perché nulla  oggi come oggi è in grado  di influenzare l’immaginario collettivo.


In piena coscienza di questa realtà abbiamo deciso di organizzare il primo panel di “Fatti Sentire” powered by Google.org, la serie di workshop dedicata all’empowerment delle GEN 2, in occasione della terza edizione di FeST, il Festival delle Serie TV, che quest’anno ha come tema “crafting worlds”. Sabato 25 settembre alle ore 16:00, presso la Triennale di Milano, interverranno: l’aspirante attrice Alessia Barca, la direttrice di produzione Valentina Cheng, l’attrice e regista Daphne Di Cinto, il regista Mohamed Hossameldin e l’attore Livio Kone. Moderati da Marianna Kalonda Okassaka discuteranno di come si possono raccontare storie diverse nell’industria audiovisiva italiana, come hanno fatto a ritagliarsi uno spazio in un settore dove non si sono praticamente mai visti rappresentati, con l’obiettivo di incoraggiare tutte le GEN 2 che aspirano a una carriera in questo ambito a vederla sempre più possibile.

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