We Made In Italy: Double Trouble Bologna

Siamo Caterina e Margherita di Double Trouble Bologna (DTB) un brand di pelletteria ed abbigliamento al femminile nato nel 2013. I nostri prodotti uniscono l’unicità dell’artigianato con un’estetica contemporanea d’ispirazione afro-gabonese, parte delle nostre origini. Promuoviamo una produzione e un consumo sostenibile e solidale delle nostre creazioni, opposto alle logiche del “Fast Fashion”.

Com’è nata l’idea per il vostro business?

DTB nasce dalla volontà di offrire prodotti di qualità dal design unico che esca dalle logiche della produzione in serie, valorizzandone il lavoro svolto artigianalmente.

L’utilizzo di scarti di pellame da concerie della zona e di stoffe Wax concretizza il nostro desiderio di realizzare e offrire prodotti ad impatto ambientale zero.

Cosa si cela dietro al vostro claim “Contemporaneità dal sapore artigianale”?

Il claim del brand vuole riassumere in modo efficace la realtà di DTB: la volontà di coniugare la cura e la dedizione del lavoro artigianale con un’estetica fresca ed attuale. Inoltre, spesso l’artigianato viene associato a qualcosa di “vecchio”, un po’ troppo classico e costoso. Il nostro intento è mostrare che può essere anche contemporaneo e dai prezzi contenuti.

Come avete capito che era il momento giusto per aprire la vostra attività? E perché avete scelto proprio il mondo della moda?

Dopo l’Erasmus ad Istanbul nel 2013, mia sorella Margherita rientra a Bologna per laurearsi all’Accademia di Belle Arti; la sua tesi su tematiche di riciclo e riuso creativo nel mondo della moda la porta a realizzare una sfilata di accessori in pelle.

Dopo il grande successo ottenuto e la vendita inaspettata di tutti i capi, abbiamo deciso di creare una pagina Facebook (poi Instagram) per raccogliere tutte le nostre creazioni. Nasce così Double Trouble Bologna.

Come vi spartite il lavoro in Double Trouble? Chi fa cosa?

Margherita, laureata all’accademia di Belle Arti si occupa dei processi creativi e di produzione; Io, Caterina, mi occupo di tutte le attività gestionali, amministrative e di comunicazione. Le decisioni finali e importanti vengono sempre prese insieme, grazie a un confronto continuo e riunioni a cadenza settimanale.


Quando si parla di imprenditoria in Italia, si sentono più aspetti negativi che positivi. Perché avete deciso di crederci lo stesso?

Nonostante le difficoltà nella gestione di un piccolo business nel nostro paese, la passione per l’artigianato e la sostenibilità ci hanno permesso di avere sempre la motivazione per dare il massimo.

La dedizione che io e Margherita mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro ci ha permesso di far fronte anche agli aspetti negativi.

Pensate che essere persone razzializzate vi abbia reso la vita più difficile? Se sì, come?

Le origini africane ci hanno dato una maggiore creatività, interesse e motivazione a raccontare parte della nostra storia (legata a quella di nostro padre nato e cresciuto in Gabon). La curiosità e l’ascolto da parte dei clienti è sempre stata tanta. Non posso dire quindi che sia per noi stato un impedimento, nè ci siamo mai sentite discriminate. Abitiamo però anche in una città, Bologna, da sempre accogliente e di mentalità aperta.

Oltre ai prodotti che vendete, proponete anche corsi di progettazione e sviluppo borse. Come sono stati recepiti dalle persone? Pensate sia una vostra caratteristica unica?

I workshop di pelletteria hanno l’obiettivo di trasmettere le nostre conoscenze artigianali acquisite negli anni ma anche di avvicinare la clientela a Double Trouble Bologna. Chi partecipa diventa parte attiva all’interno del laboratorio e può toccare con mano pellami, macchine da cucire etc..

Non siamo le uniche a offrire questo tipo di esperienza ma siamo convinte che il nostro approccio informale e pratico possa davvero lasciare un segno indelebile a chi partecipa.


Qual è il traguardo più importante che avete raggiunto al momento?

Indubbiamente l’apertura del nostro nuovo negozio in Strada Maggiore 13/E (a marzo 2023) in pieno centro storico a Bologna. Qui vendiamo tutto ciò che realizziamo nel laboratorio artigianale, a 500 metri di distanza.

Oltre a questo non dimentichiamo il bando Incredibol del Comune di Bologna vinto nel 2021 per l’impegno verso la sostenibilità.

Pensate che il mondo della moda sia inclusivo e che cosa direste alle persone che non si sentono rappresentate in questo settore?

Il mondo della moda, specialmente le piccole-medie imprese, negli ultimi anni stanno prestando maggiore attenzione alla tematica dell’inclusività in ogni sua forma. L’offerta rimane comunque limitata e spesso non raggiunge pienamente tutte le richieste del mercato. La strada verso il completo cambiamento è ancora lunga ma esistono numerose realtà, come la nostra, che cercano di cambiare la mentalità stereotipata che si ha sull’argomento.

Come vedete la vostra attività tra 5 anni?

Tra 5 anni sarebbe bello ampliare ulteriormente il progetto DTB verso qualcosa di ancora più articolato. Ogni giorno entriamo in contatto sempre di più con artisti e attività artigianali di ogni tipo. Sarebbe un sogno poter unire queste realtà in un grande e unico spazio di co-working artigianale bolognese dove poter acquistare oggetti e opere uniche e locali.

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