We Made in Italy: J. Cricket
Pensato da una donna di mondo e sicura di sé per altre donne come lei
La fondatrice del marchio che vi presentiamo oggi viene da anni e da diverse esperienze nel settore della moda di lusso. Di recente ha deciso di creare qualcosa di suo, o meglio per altre donne che fondesse il suo know-how di professionista del settore e le esigenze di innumerevoli consumatrici in giro per il mondo.
“Mi chiamo Jimin Lee e sono la proprietaria di J.Cricket un nuovo brand che ha appena aperto le sue porte a Milano.”
Come è nata l'idea di J.Cricket?
JL: “Dopo anni di esperienza nel settore moda ho naturalmente sviluppato una visione da insider e mi sono resa conto che non c’è molto di veramente pensato per le donne, quindi ho pensato di farlo io. Gli abiti hanno la capacità di trasformare la nostra vita quotidiana e perciò ho voluto disegnare abiti che fossero estensioni più fluide della bellezza naturale di una donna. La gamma di abbigliamento e articoli di J.Cricket è il punto forte del guardaroba per le donne cosmopolite e sicure di sé, offrendo un abbigliamento soft power che trova l'equilibrio tra comfort casual e raffinatezza mondana.”
J.Cricket è un punto di svolta nella tua carriera o sei sempre stata un’imprenditrice?
JL: “No, ho lavorato a Parigi, New York, Hong Kong e ho sempre avuto un'intuizione acuta per le tendenze moda e lifestyle. Poi in Cina, ho avuto l'opportunità di costruire progetti di vendita al dettaglio di livello mondiale che fondono l'innovazione con canali più mainstream. Tutte queste intuizioni sono inestimabili per come rendono speciale J.Cricket.”
Quando hai capito che era il momento giusto per iniziare?
JL: “Sono sempre stata attratta dall'arte e dal design fin da piccola. Ho viaggiato per il mondo ed esplorato tutte le aree dell'industria della moda: come stilista, fashion director, buyer e imprenditrice. Il mio viaggio più significativo, tuttavia, è stato interiore; di auto comprensione e accettazione. J.Cricket, rappresenta un mio ritorno al design e al mezzo creativo.”
Cosa rende unico J Cricket?
JL: “Conosciamo tutti ciò che oggi viene definito lusso e moda, ed è qui che ho visto l'opportunità di creare una realtà alternativa in cui il vero senso del lusso deriva dal tessuto stesso e non dall'etichetta su di esso. Si tratta di partire da cose che già esistono, dar loro un risveglio e crearle con intenzione. Il vero lusso è trovare cose uniche e limitate in una prospettiva mutevole.”
Parlando di moda sostenibile, come pensi che questo settore possa diventare un giorno al 100% sostenibile?
JL: “Sicuramente dando vita a tessuti e materiali riscoperti, portando un risveglio nella creazione. Tutti i materiali che noi usiamo sono infatti di provenienza locale italiana e sono tessuti pregiati realizzati con fibre naturali, tra cui sete, cotone, lino, lane e cashmere. Composti da pezzi unici di design, i capi J.Cricket sono creati consapevolmente con tessuti che respirano con energia vitale, avvolgendo il corpo in una seconda pelle. J.Cricket fa la scelta deliberata di concentrarsi su materiali di alta qualità, design innovativo e lavorazione superiore. Ogni nostro capo fa parte di una serie molto limitata, offrendo la possibilità di sviluppare un look personale per chi lo indossa.”
Quali lezioni può insegnare J Cricket in termini di sostenibilità ai principali marchi di moda?
JL: “Non voglio dare lezioni a nessuno. Tutto quello che posso dire è che dovremmo essere tutti più consapevoli di ciò che mettiamo sul nostro corpo e fare le cose con più consapevolezza. In J.Cricket questo è fondamentale.”
Perché hai scelto l'Italia?
JL: “Sono sempre stato attratta dall'Italia. È un paese di bellezza, design, arte e ricca cultura. La mia passione è iniziata con la Via della Seta: venendo dalla Cina e poi costruendo questo ponte tra due case fino all'Italia. J.Cricket è espressione del ricco scambio di know-how, culture e tradizioni nel creare bellezza e armonia.”
Un consiglio per giovani imprenditori?
JL: “Seguite sempre quella vocina interiore.”