Dai video tutorial su Instagram alla TV: la storia di Abbia Maswi e Hadir Rashed

Due ragazze GEN 2 con la passione per il make up, trasformata in professione e ora ragione del loro debutto il TV.


Che guardiate la TV o meno, vi sarete sicuramente accorti del nuovo talent firmato Rai, Missione Beauty anche perché non capita tutti i giorni che i media tradizionali presentino un casting di talent così inclusivo. Tra questi c’erano appunto Abbia Maswi e Hadir Rashed, entrambe content creator di beauty, con cui abbiamo voluto fafe quattro chiacchiere e farci raccontare il loro percorso.




“Mi chiamo Abbia Maswi, sono originaria della Tanzania e vivo San Benedetto del Tronto da quasi 3 anni. Sono cresciuta ad Ascoli Piceno per poi spostarmi a 18 anni a Civitanova per lavoro. Dai 16 anni in su ho lavorato come commessa, ma da qualche mese posso finalmente dire che faccio il lavoro dei miei sogni: la truccatrice e la content creator. Inoltre, quando non sono sui social, mi trovate ad insegnare l’arte del make-up all’Accademia Regis Studio Lab.”




Com’è nata la tua passione per il make up?

AM: “La mia passione per il makeup è nata per esigenza e per passione. Sin da piccola, ho sempre avuto un amore per il disegno - mi dilettavo, infatti, a disegnare abiti ed ad abbinarli ad il trucco - ma non pensavo di poter essere sul serio, quindi non ho mai dato realmente seguito a questo talento. Poi, ad un certo punto è nata proprio l’esigenza di farmi sentire, dovuta dal fatto che non trovavo prodotti adatti a me. Guardavo tutorial inglesi ed americani perché non mi sentivo rappresentata e così decisi di iniziare a truccarmi e di condividere i miei trucchi ed acquisti con gli altri aprendo appunto il mio canale.”




Hai imparato da autodidatta o hai frequentato un corso?

AM: “Ho imparato da autodidatta, quindi ho sempre truccato e fatto lavori su me stessa. Quando ho capito realmente che non si trattava semplicemente di condivisione, ma desiderio di truccare e di valorizzare gli altri, ho deciso di iscrivermi ad un Accademia di Trucco conseguendo il diploma di Visagista-Truccatrice nel gennaio 2019.”




Com’è stato? C’è stato per imparare a truccare pelli mature e non bianche?

AM: “Ho frequentato un’ accademia per diventare visagista- truccatrice conseguendo il diploma con il massimo dei voti. C’è da dire che avevo altissime aspettative, ho sempre pensato che in Accademia avrei trovato tutto quello che il mondo esterno non mi offriva. Per me é stata dura ma soprattutto un gran sacrificio. Andavo a lezione nel mio giorno riposo, rinunciando a tutto il resto, mettendo tutti i miei risparmi. Nei 9 mesi di Accademia ci sono stati alti e bassi, ma principalmente per la questione del trattare incarnati dark skin. Mi aspettavo più lezioni ed un focus più approfondito, ma uscendo da lì ho capito che é una carenza costante di gran parte delle Accademie.”




I social ti hanno aiutata ad affermarti come make up artist?

AM: “I social mi hanno aiutato tanto, soprattutto in pandemia, quando ovviamente il mio lavoro da neo truccatrice era in stand-by! Ho avuto modo di farmi conoscere - soprattutto nella mia zona - grazie a Instagram che era la cosa a cui tenevo di più.”



Parliamo di missione beauty: com’è stata come esperienza? Cosa ti porterai per sempre con te?

AM: “Missione Beauty è una delle esperienze più belle che abbia mai vissuto e me la sto godendo al massimo. Essere in un ambiente dove viene riconosciuto quello che fai, anche se giudicato (essendo un contest), ripaga di tutti i miei sacrifici! Sicuramente mi auguro di arrivare fino in fondo e di farmi conoscere per le mie abilità. Post Missione Beauty continuerò il mio percorso come ho sempre fatto fino ad oggi. Spero sicuramente che mi porti maggiore visibilità e magari funga da acceleratore, che non fa mai male.”



Cos’hai in piano per il tuo futuro post Missione Beauty?

AM: “Voglio dedicarmi completamente alla mia carriera. Ad Agosto, a prescindere dalla trasmissione, ho deciso di lasciare il lavoro da responsabile in negozio a tempo indeterminato per rendere la mia passione il mio unico lavoro. E da come stanno andando le cose, tra shooting, Accademia e trasmissione non potevo fare scelta migliore. Quindi continuerò così.”




Un consiglio a chi desidera intraprendere una carriera creativa?

AM: “Il Consiglio che potrei dare è sicuramente di rimanere focalizzati sul proprio obiettivo, rimanendo se stessi. Non è un percorso semplice se sei un creativo perché spesso non si verrà presi sul serio, ci saranno persone che tenteranno di rubare il tuo posto, copieranno le tue idee ed i contatti. Ma di questo lavoro una cosa ho capito, nessuno sarà come te, chi ti sceglie sceglie te, quindi sii sempre te stessa nel bene e nel male e concentrati nel tuo percorso, un giorno verrai ripagato.”











“Sono Hadir, vivo a Imola in provincia di Bologna ma sono di origine egiziana. Nella vita studio farmacia all’università di Bologna e nel mentre lavoro come makeup artist  e content creator sui social.”



Com’è nata la tua passione per il make up?

HR: “La mia passione per il makeup nasce,da quando ho memoria, grazie a mia nonna che sin da piccola mi metteva il kajal negli occhi ogni venerdì come da tradizione, in quel momento mi sono innamorata di questa ’arte. Non smettevo di mettermi kajal e rossetto e, crescendo, ho iniziato truccando le mie sorelle e le mie amiche per hobby, per poi farne un lavoro.”



Hai imparato da autodidatta o hai frequentato un corso?

HR: “Con tanta pratica e tanta passione ho imparato i segreti del mestiere da autodidatta, alla fine il makeup è un’arte, è un talento e va coltivato perché solo con l’esperienza  si può migliorare. Ho sempre studiato tutt'altro, non avevo mai valutato l’idea di frequentare un corso di makeup.”




I social ti hanno aiutata ad affermarti come make up artist?

HR: “I social sono stati un mezzo rilevante per il mio successo. E’ grazie a loro che ho acquisito più visibilità e più clienti. Le prime collaborazioni con i brand sono arrivate proprio quando ho iniziato a curare di più i miei contenuti ed è grazie a loro che ho deciso di intraprendere anche la strada della content creation. Sinceramente, tutto ciò non era in programma, non avrei mai creduto che i social avessero tutto questo potenziale.”



Parliamo di missione beauty: com’è stata come esperienza? Cosa ti porterai per sempre con te?

HR: “Missione beauty è stata una delle esperienze più belle che abbia mai vissuto. Ho conosciuto tante realtà diverse dalla mia e tanti colleghi con un background diverso dal mio, ma che ci ha portati tutti a condividere la stessa passione durante questa bellissima esperienza. Ho legato con molti di loro e con alcuni sono rimasta in contatto tutt’ora, ci sentiamo quasi tutti i giorni. Da questa esperienza ho capito che basta essere determinati per arrivare lontano. Da semplice studentessa di farmacia e make-up artist autodidatta sono finita in tv con uno dei migliori make-up artist d’Italia: Manuele Mameli, una persona umile che ci ha dato molti consigli. Mi ricorderò per l’eternità i suoi complimenti per come tratto la pelle delle modelle e le belle basi che faccio. Ricevere un complimento del genere da un professionista come lui, è un’ulteriore conferma che il talento c’è e che forse tutti i miei sacrifici verranno ripagati un giorno.”


Cos’hai in piano per il tuo futuro post Missione Beauty?

HR: “Continuerò a impegnarmi sui social e a truccare spose, cercherò di laurearmi in farmacia, e in futuro spero di riuscire a riunire le mie capacità da makeup artist e la mia laurea in farmacia per creare un mio brand makeup/skincare.”



Un consiglio a chi desidera intraprendere una carriera creativa?

HR: “Il mio consiglio per chi vuole intraprendere una carriera creativa, è quello di impegnarsi e non demordere, purtroppo le carriere creative spesso non sono viste come vero e proprio lavoro e lungo il tragitto ci sarà sempre chi sminuisce questo tipo di carriera ma l’importante è non abbattersi e continuare per la propria strada senza mai mollare. I social sono sicuramente un ottimo trampolino di lancio, bisogna saperli sfruttare, essere costanti e pazientare, col tempo arriveranno i risultati, tutti in una volta!”










Indietro
Indietro

Non chiamarci Z*ngar*: l’importanza di fare coming-out etnico

Avanti
Avanti

We are made in Italy presenta: Regis Studio & Lab