InArte: Chen Chaohao
Sapevo benissimo che dentro di me mi sentivo già una donna, man mano ho iniziato a provare a truccarmi di nascosto, provare i vestiti e tacchi di mamma. Dopo che ho fatto coming out, mi sono detto: “Adesso, finalmente, posso fare le cose liberamente e non di nascosto” e così che ho cominciato il percorso drag queen.
Ciao a tutti, sono Chen!
Sono italo-cinese nato e cresciuto a Napoli. Sono una drag queen.
Come e quando sei entrat* nel mondo drag?
Sono nel mondo drag da quasi due anni. È una realtà che ho conosciuto tramite Adelaide, la mia madre artistica.
Era cliente del mio bazar e la vedevo in negozio sempre molto truccata e ben vestita. Mi incuriosiva molto e un giorno le ho chiesto il suo nome. L’ho cercata su Instagram e abbiamo legato subito diventando così la sua figlia drag.
La tua famiglia come l’ha presa quando hanno capito che questo era quello che volevi fare nella vita?
Inizialmente, non ho detto chiaramente quello che facevo nella vita ma attraverso i miei post online vedevano ciò che facevo.
Fare coming out è stato un punto di svolta e da quel momento non ci sono state più discussioni su quello che faccio. Ho il supporto di mia madre e mi incoraggia a fare ciò che mi rende felice senza pensare alle opinioni altrui.
Come affronti gli sguardi e i pregiudizi delle persone quando scoprono che sei una drag queen?
All’inizio temevo che i miei amici scoprissero che sono una drag queen, ora è diverso.
Sono una persona aperta e racconto quello che faccio nella vita.
La cosa più bella del mondo, secondo me, è vivere senza pensieri affrontando le difficoltà senza paura. È importante credere in se stessi ma soprattutto in quello che fai.
In che modo la cultura drag ti aiuta ad esprimerti e raccontaci di più del tuo personaggio drag.
Essere una drag queen mi aiuta ad esprimere ciò che ho dentro tramite una maschera permettendomi di essere sicuro di me stesso.
Il mio personaggio è una signora degli anni ‘50 tramite cui riesco a sfoggiare il mio amore per il vintage, i vestiti ampi, acconciature particolari, piume, ventagli e altri accessori. È una signora un po’ birichina che, a volte, dopo aver bevuto diventa una sgualdrina.
Se ne avessi l’opportunità, che cosa diresti a Chen adolescente?
A Chen adolescente e anche alle persone che come me che hanno subito bullismo e razzismo direi di pensare a se stessi e di camminare a testa alta. Consiglierei di non piangere troppo perché tanto nessuno capirà e comprenderà che sei una persona unica e speciale.
Trovi che sia difficile emergere nel mondo drag in Italia? E secondo te, la cultura drag è inclusiva?
Credo che il mondo drag italiano sia molto aperto e ci sono drag queen di tutte le origini. È una realtà molto inclusiva e anche in Cina sta cominciando ad emergere come cultura. Questi sviluppi e progressi sono meravigliosi e mi rendono felice.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali?
Ho diversi obiettivi e al momento non si possono dire, li vedrete nel tempo!