In Arte dal palco di Sanremo: Yuman

La storia del cantante romano e capoverdiano da parte di padre, da come è nata la sua passione per la musica alla vittoria a Sanremo Giovani.



Tra gli artisti e le artiste in gara alla Kermesse della musica italiana quest’anno c’è un giovane romano con un nome d’arte che sembra volerci ricordare che siamo tutt* umani. È il vincitore di Sanremo Giovani nonché una boccata d’aria fresca per la gara di quest’anno. Se segui il festival lo vedrai già esibirsi stasera, ma se sei già curios* di sapere di più su questo artista, non ti resta che continuare a leggere.

Presentati

“Ciao! sono Yuman, vengo da Roma e nella vita scrivo e canto canzoni.”



Quando hai iniziato a farti chiamare Yuman? Ha un significato?

Y: “Ho iniziato a farmi chiamare Yuman più o meno nel 2016. È l’unione tra la parola ‘human’ ed il mio nome, Yuri. L'ho scelto per ricordami di essere sempre umile e autentico.”

 

Come e quando è iniziato il tuo percorso musicale?

Y: “Il mio percorso è iniziato nel 2014. Sono partito da una sala prove con studio, come molti altri artisti, ed è stato un percorso sempre in crescita. Devo ringraziare due amici per me fondamentali: con amore mi hanno invitato a crederci davvero nel momento in cui ne avevo più bisogno.”



La tua famiglia come l'ha presa quando ha capito che questo era quello che volevi fare nella vita?

Y: “Sono fortunato. La famiglia mi ha sempre sostenuto e ha sempre creduto in me.”



Riesci a vivere della tua arte?

Y: “Oggi riesco a sopravvivere, grazie alla mia arte, ed è già per me un'immensa soddisfazione. Son convinto che lavorando sodo anche questo aspetto crescerà, piano piano e con costanza, come tutto.”



Scrivi tu i tuoi brani?

Y: “A scrivere siamo solitamente io e il mio producer Francesco Cataldo, a cui sono molto legato. È una piccola magia, ogni volta. Rispetto al brano di Sanremo, nel team è entrato anche Tommaso Di Giulio: è stata una splendida "prima volta" insieme.”


Artisti a cui ti ispiri?

Y: “Gli artisti ai quali mi ispiro sono Dire Straits, Genesis,Toto, Mj e molti altri. Quello per la musica è un appetito che non si sazia mai.”






Di quale dei tuoi singoli vai più fiero?

Y: “Vado fiero di ogni mia canzone, ognuna è parte di me.”






Raccontaci di Mille Notti

Y: “Mille Notti è una lettera d’amore dedicata a mio padre, ho messo in musica quello che non sarei riuscito a dirgli di persona e gliel'ho cantato.”






Della tua esperienza a Sanremo Giovani invece che ci vuoi dire?

Y: “È stato come un sogno ad occhi aperti: ogni step è stata una meravigliosa sorpresa. Non solo, ho avuto l’opportunità di conoscere ragazzi pazzeschi, con cui spero di rimanere in contatto. E diciamolo...non avrei mai pensato di arrivare primo.”


Da 1 a 10 quanto sei emozionato di partecipare alla 72esima edizione del festival della canzone italiana?

Y: “Da 1 a 10 sono emozionato 10.”






Trovi che sia difficile emergere in questa industria se appartieni a una minoranza?

Y: “Credo che essere parte di una minoranza oggi, in questa industria, possa essere penalizzante, ma questo non ha nulla che fare con la musica, perché la musica non ha pelle, appartiene a tutti e riguarda tutti allo stesso modo. L'arte in generale dovrebbe renderci liberi dai pregiudizi e voglio pensare che prima o poi sarà così. Almeno secondo me.”





E tu invece come ti vedi tra 5 anni?

Y: “Tra 5 anni mi vedo sempre sopra un palco, con ancora più esperienza.”




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